Bonus Gas Basilicata? Scopriamo di più

Ormai è vero e proprio allarme gas in Italia, tanto che il future sul gas TTF, ossia il prodotto di riferimento per il Vecchio Continente, ha toccato alla fine del mese di agosto il suo record storico, superando la cifra di 321 euro per Megawatt/ora. E lo scenario non sembra essere destinato a mutare a breve. In questo quadro, tra le misure adottate nel nostro Paese è la Basilicata a primeggiare, in virtù dell'accordo siglato tra la stessa Regione e le compagnie petrolifere attive nel suo territorio. Grazie a tale accordo, il costo in bolletta per i privati è destinato a ridursi del 50%. Lo sconto, pertanto, assume validità solo per le utenze domestiche, non allargandosi alle aziende. Nelle prossime righe verranno fornite indicazioni dettagliate sul bonus gas, previsto in Basilicata a partire dal mese di ottobre. 

Una Legge Regionale alla base della misura

È attraverso la Legge Regionale n.28 del 23 agosto 2022, dedicata alle misure di compensazione ambientale per la transizione energetica e per il ripopolamento del territorio lucano, che verrà consentita in Basilicata l'erogazione di gas naturale in modo gratuito. Vito Bardi, presidente della Regione, ha firmato la legge approvata nel Consiglio regionale. Cosa accadrà? A partire da ottobre 2022, e fino all'anno 2024, la concessione gratuita prevede il rimborso della componente energia fornito alle utenze domestiche di chi risiede in Basilicata. Si tratta di una misura che ha come obiettivo quello di attenuare gli effetti negativi legati alla crisi energetica, favorendo così il ripopolamento della Regione. L'agevolazione non esclude i bonus sociali già previsti dalle misure statali urgenti, che mirano a loro volta a contenere i costi relativi all'energia elettrica e allo stesso gas. Agli utenti spetterà il pagamento dei costi connessi al trasporto, alla gestione del contatore e ai vari oneri di sistema. Il risparmio sul costo totale, di conseguenza, dovrebbe aggirarsi sul 50%. 

Come è nato il bonus gas: l'accordo tra Regione e concessionari

La legge, e il bonus in particolare, sono il risultato dei negoziati intercorsi tra la Regione e i concessionari (Eni e Total) dei diversi impianti estrattivi posti in territorio lucano. La proroga della concessione riguardante le estrazioni in Val d’Agri, permette alla Basilicata di poter fare affidamento su 200 milioni di metri cubi di gas all'anno, destinati a soddisfare le esigenze regionali fino al 2029. Se Eni gestisce il 61% dei pozzi, a Shell spettano i rimanenti. Entrambi i concessionari sono tenuti a corrispondere all'amministrazione quelle che sono note come "compensazioni ambientali", ovvero dei risarcimenti per i disagi creati. La trattativa porterà i produttori a fornire gratuitamente 200 milioni di metri cubi l'anno. Per quanto concerne la copertura finanziaria di tali interventi, è stata ipotizzata una cifra pari a 60 milioni di euro per il 2022, che potrà toccare i 200 milioni per i due anni successivi. Considerando come sia stato stimato un consumo annuo nella Regione di circa 160 milioni di metri cubi, sembrerebbero sussistere margini a sufficienza per sostenere l'iniziativa. 

A chi è destinato il bonus gas: cittadini privati e non solo

A beneficiare della misura sono tutti colori che risiedono in Basilicata, purché titolari di utenze domestiche relative alla prima casa. In pratica, fanno riferimento a chiunque abbia un punto di rilascio (ossia un Pdr), quindi un contatore per i consumi familiari; sono esclusi, di conseguenza, i contatori imprenditoriali. Gli utenti che non dispongono di un unico Pdr potranno usufruire dell'agevolazione unicamente sull'abitazione principale. Oltre ai privati, la misura si estende agli enti locali e alle amministrazioni regionali, fatta eccezione per le società partecipate e gli enti economici. Le imprese risultano escluse in ragione del fatto che in tal caso verrebbero a configurarsi degli aiuti di Stato; in quanto tali, occorrerebbe perciò un parere favorevole dall'Europa. Esclusi sono anche i residenti in Basilicata che fanno uso di bomboloni, camini e riscaldamento a pellet, tipologie non coperte dalla rete del gas metano. Ciascun abitante potrebbe vedersi assegnare un rimborso integrale qualora riesca a mantenere la spesa entro la somma di 5.000 euro.

Il sistema di controllo previsto e la transazione verso l'efficientamento energetico

L'iniziativa intrapresa sarà affiancata da un sistema di controllo, cui spetterà la verifica dei consumi registrati da ogni contatore del gas installato nelle abitazioni dei cittadini. Il controllo sarà effettuato in tempo reale, ma servirà anche per delineare un quadro storico-statistico del periodo di riferimento. In questo caso l'obiettivo è ridurre il più possibile gli sprechi. Ma il vero scopo sarà accompagnare la Basilicata verso una transizione energetica vera e propria. A tal fine, la Regione mira a favorire quelle tecnologie che assicurano l'efficientamento energetico, a partire dalle caldaie a pompa di calore integrate dagli ormai celebri pannelli solari, fino ai sistemi di aggregazione per il risparmio energetico. Pur già esistenti, queste tecnologie non risultano oggi ancora sufficientemente diffuse a livello capillare.

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