La teoria dell'accensione costante
La teoria dell'accensione costante permette di risparmiare sul consumo di energia termica mantenendo le stesse temperature desiderate. Questa tecnica si basa sulla comprensione della dinamica termodinamica all'interno degli edifici. La teoria asserisce che se l'impianto di riscaldamento è acceso in maniera costante, il calore viene conservato meglio e quindi l'energia utilizzata per mantenere una temperatura costante sarà minore rispetto a quando l'impianto viene acceso e spento ripetutamente. Di conseguenza, si ottiene un notevole risparmio energetico che può portare a ridurre i costi delle bollette del gas o elettricità.
Contro la teoria dell'accensione costante
L'accensione costante del riscaldamento può essere teoricamente vantaggiosa, ma numerosi studi hanno dimostrato che ci sono alcune considerazioni pratiche da fare in merito. Ad esempio, gli impianti di riscaldamento non sono progettati per funzionare a temperature molto elevate per lunghi periodi di tempo e l'utilizzo prolungato può portare a un surriscaldamento della stanza. Inoltre, le alte temperature possono causare un aumento dell'umidità nella stanza a causa della condensa che si forma su superfici fredde come finestre e pareti. Infine, anche se l'accensione costante può sembrare economica in un primo momento, il maggior consumo energetico alla fine può significare bollette più alte. Per tale ragione è importante controllare la temperatura regolarmente ed eventualmente prendere misure preventive come l'isolamento termico della casa o l'installazione di termostati intelligenti per controllare la temperatura in maniera efficiente.
Studi a favore dell'accensione costante
I recenti studi condotti nel settore della climatizzazione e del riscaldamento hanno portato alla luce numerosi vantaggi di un'accensione costante dell'impianto di riscaldamento, sostenendo che può contribuire a ridurre i costi ed essere più efficiente dal punto di vista energetico. La ragione principale è che i sistemi di riscaldamento impiegano più tempo per iniziare a funzionare quando sono spenti da molte ore, richiedendo maggior energia rispetto a quando sono sempre tenuti in funzione. Ciò significa che se si mantiene il riscaldamento attivo, l'energia utilizzata sarà minore rispetto a quella necessaria per farlo partire dopo ore di inattività. Inoltre, un uso frequente e regolare del sistema può contribuire anche ad evitare l'usura precoce degli stessi componenti elettronici e meccanici.
Come può essere realizzata l'accensione costante
Per realizzare l'accensione costante, è necessario impostare una temperatura di 20° circa, regolare la potenza del riscaldamento in base alle condizioni esterne ed interni, come il livello di umidità e la temperatura esterna. Si può anche scaricare un programmatore che permette di regolare automaticamente la temperatura in base alle condizioni e al momento della giornata. In particolar modo si possono impostare delle temperature diverse durante le ore serali rispetto a quelle mattutine o pomeridiane. In questo modo si può godere di un ambiente confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico.
Conclusioni: accendere il riscaldamento solo per poche ore fa davvero risparmiare?
In conclusione, accendere il riscaldamento solo per poche ore non fa davvero risparmiare sulla bolletta. In particolare, mantenere una temperatura costante in casa, anche durante i periodi di inattività, è più economico che accenderlo per brevi periodi a temperature maggiori. Pertanto raccomandiamo di utilizzare l'impianto di riscaldamento in maniera responsabile e sostenibile per ottenere risultati realmente vantaggiosi.
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